L’alitosi è un disturbo molto comune, si stima che più del 50% della popolazione generale sia affetta da alitosi. Sebbene l’alitosi abbia origini multifattoriali, nel 90% dei casi è causata da una scarsa igiene del cavo orale, del mantello della lingua, delle protesi, oppure da infezioni alla gola, da malattia parodontali, e in casi gravi, da carcinomi orali. Eccetto i rari casi di alitosi sistemica (causata da patologie extra-orali), la gestione dell’alitosi prevede semplici misure preventive come una buona igiene orale e un’alimentazione sana e ricca di fibre.

Eziologia dell’alitosi

Il termine alitosi deriva dal latino “halitus” (respiro) e dal suffisso greco “osis” (processo patologico), e viene usato per descrivere qualsiasi odore sgradevole o spiacevole che deriva dalla bocca o dal respiro. Sebbene l’alitosi abbia origini multifattoriali, la fonte, nel 90% dei casi, è la cavità orale. Nella cavità orale, possono essere raggiunte temperature fino a 37 °C e durante l’espirazione l’umidità può arrivare fino al 96%. Queste condizioni possono dunque fornire un adeguato ambiente per la crescita batterica. L’alito, costituito dall’aria che il soggetto espira, è formato da vapore acqueo, alcuni gas e scorie microscopiche che, in soggetti sani e che non trascurano l’igiene orale, risulta inodore. Nel 90% dei casi, la causa del cattivo odore, sono alcuni ceppi di batteri anaerobi del cavo orale che producono gas a base di zolfo.

Il numero di specie batteriche che si trovano nella cavità orale, sono oltre 500, e la maggior parte di essi è in grado di produrre composti odorosi che possono causare alitosi. Come accennato, una scarsa igiene orale gioca un fattore chiave per la moltiplicazione dei batteri responsabili dell’alitosi. Questi batteri comprendono soprattutto specie Gram-negative e gli anaerobi obbligati proteolitici presenti principalmente nel rivestimento della lingua e nelle tasche parodontali.

In alcuni casi anche in soggetti sani, senza storia di alitosi e nessuna malattia parodontale,  mostrano un’alitosi transitoria per via della ritenzione di batteri sulla superficie della lingua. Questi batteri degradano i substrati organici (glucosio, mucine, peptidi e proteine ​​presenti nella saliva, nel fluido crevicolare, nei tessuti molli, producendo composti odorosi.

Le principali sostanze responsabili dell’alitosi sono i composti volatili di zolfo (VSC) come l’acido solfidrico e il metilmercaptano. Quest’ultimi sono prodotti dai batteri, a partire dai residui alimentari o cellule di sfaldamento, presenti nel cavo orale, mediante reazioni enzimatiche di aminoacidi contenenti zolfo.

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